sabato 16 marzo 2013

Nuove solitudini



Se vi è capitato di prendere un mezzo pubblico con una certa regolarità vi sarà capitato anche di notare quante persone sole ci sono nel nostro Paese. Uomini e Donne che non hanno una compagna o un compagno, che l'hanno avuto ma, ora, hanno preferito andare avanti in solitudine, oppure non l'hanno mai avuto.
E' un argomento complesso che, a mio avviso, riflette l'attuale società occidentale. Una società che ha proposto per decenni riferimenti al solo narcisismo, disgregando quei valori che erano propri della nostra cultura; ad esempio la famiglia.

Ma ci sono anche persone sole perché hanno scoperto ben presto che il loro compagno non era un dolce amante appassionato, ma una persona violenta. Oppure perché, dopo il primo figlio, qualcuno ha sentito troppo la responsabilità del genitore e si è rifugiato nel suo mondo di bambino, dove il gioco ed il divertimento sono gli unici interessi.

Moltissime sono donne intorno i 30 anni che crescono in solitudine e con poco denaro figli bellissimi. E sono quelle che, se si guasta un qualcosa in casa, si ingegnano e risolvono il problema, senza neanche tante esitazioni. Le vedi sorridere anche se hanno gravi difficoltà. Sprizzano umanità da tutti i pori e sanno essere comprensive. 

Un insieme nemmeno tanto piccolo è composto da persone che hanno deciso di vivere la propria esistenza con coerenza. Sono così finite ben presto con lo scontrarsi con il sistema che gli ha tagliato le ali. Sono persone che hanno scelto la solitudine come ripiego, perché anche il loro compagno, o la loro compagna, non subisse ritorsioni. Che si sono abbruttite per la sofferenza interiore e per le notti di sonno perse. Sono persone che si confondono tra la gente, non cavalieri con elmo, armatura, ed un folto mantello. Sono gli invisibili che hanno impedito fino ad ora che il nostro sistema sociale implodesse, e noi (forse) non saremo mai riconoscenti per quanto meritano. 

Queste righe non risolveranno loro il problema, ma spero contribuiranno ad alleviare almeno per un istante la loro solitudine. Forza ragazzi!