sabato 15 luglio 2017

Bambini abbandonati al Sole






Ogni Estate leggiamo di bambini che muoiono perché dimenticati nelle autovetture dai genitori. E’ qualcosa di terribile che non deve più accadere.

Da quello che si riesce ad intuire, sembra che sia dovuto ad una concomitanza di piccoli fattori di distrazione: il bambino si addormenta; il seggiolino è posizionato nell’angolo non visibile dal guidatore dell’autovettura perché, sul sedile vicino allo sportello posteriore sinistro, è più comodo da raggiungere e da metterci il bambino; il genitore, quando sale in macchina, sta già mentalmente pensando agli impegni di lavoro che dovrà affrontare; non esiste un doppio controllo sull’arrivo del bambino alla struttura scolastica d’infanzia.

Così ho raccolto suggerimenti che potrebbero essere utili.

In primo luogo alcune donne mi hanno garantito che basterebbe convincere la Mamma ad abituarsi a lasciare la propria borsa accanto al bambino. Poiché una donna non scenderebbe mai dall’autovettura per recarsi al lavoro senza la propria borsa, implicitamente la Mamma verrebbe condizionata a controllare l’eventuale presenza del bambino alla chiusura dell’auto. Ho raccolto anche la testimonianza di un giovane Papà che, analogamente, si è autoimposto di posizionare la sua valigetta 24h nel bagagliaio dell’auto così che, per forza di cose, nel sollevare il portellone deve osservare se il seggiolino è vuoto.

La seconda misura correttiva potrebbe essere quella di posizionare il seggiolino in un punto del sedile posteriore, forse più scomodo, ma sicuramente visibile dallo specchietto retrovisore.

La terza potrebbe essere quella di lasciare il proprio numero di cellulare alla Maestra e dieci Euro di credito telefonico, concordando che, se non avvisata prima, dell’assenza del bambino per quel giorno, lei deve chiamare entrambi i genitori per controllare cosa sta succedendo. Il termine controllare non è propriamente corretto, si tratterebbe di avvertire che, il bambino, non ha raggiunto la struttura ove era atteso. In altre parole, ho deciso che, oggi, mio figlio lo porto dai nonni anziché alla Scuola dell’infanzia? bene, prima però avverto la Maestra di non preoccuparsi. Oppure, la Maestra alle otto e trenta non ha il bambino con se? bene, chiama e mi avverte che il bambino non è arrivato.

C’è un principio che dovrebbe chiarire il perché di questo ultimo suggerimento che, qualcuno, potrebbe vedere solo come un sovraccarico di responsabilità: nel mondo del lavoro, il Datore di Lavoro risponde degli infortuni “in itinere”, ovvero di tutti quegli incidenti che, un proprio collaboratore, potrebbe subire nel tragitto più breve dalla propria abitazione al luogo di lavoro. Il primo Avvocato che denuncerà una struttura scolastica per non aver avvertito che, il bambino atteso, quel giorno è stato probabilmente dimenticato da qualche parte, a mio parere, potrebbe far cristallizzare questo principio.

Con buona pace per tutti coloro che pensano ad una qualche soluzione ipertecnologica per individuare un bambino dimenticato in auto, basterebbe una maggior dose di buon senso e qualche misura organizzativa pensata bene.