lunedì 14 ottobre 2019

Provvedimenti disciplinari pretestuosi




Per mettere sotto stress una persona indesiderata, a volte, viene utilizzato in modo pretestuoso il potere disciplinare attribuito al datore di lavoro. 

Vediamo un caso di fantasia. 

Mario, dipendente di una pubblica amministrazione, il giorno 10.06.2015 ha timbrato il cartellino in entrata e poi è andato a passeggiare sul lungomare. Durante un controllo, avvenuto nel 2018, il computer nell’ufficio di Mario non risulta utilizzato il giorno 10.06.2015. Oltre a ciò, la Gendarmeria raccoglie una testimonianza di una persona che, senza ombra di dubbio, ricorda di aver visto Mario sul lungomare proprio in data 10.06.2015, in compagnia di Marilyn Monroe. 

Mario viene processato per truffa ai danni dello stato perché, anziché lavorare, in data 10.06.2015 è andato a fare una passeggiata. 

Ma, la stessa identica contestazione, viene fatta anche a Demetrio e Ubaldo, ed entrambi finiscono sotto processo insieme a Mario. 

Durante il processo, Demetrio dimostra che era sì sul lungomare, ma aveva ricevuto un ordine di servizio e, quindi, stava facendo esattamente il lavoro che gli era stato richiesto; diversamente Ubaldo riesce a dimostrare che, quel giorno, era in ufficio a svolgere le sue normali mansioni. 

Il Giudice assolve tutti con la formula “perché il fatto non sussiste

Infatti, la tesi sostenuta dall’accusa, non è vera per Ubaldo (era regolarmente al lavoro), non può essere considerata reato per Demetrio (il fatto è vero, ma Demetrio era lì perché gli era stato ordinato), e non è sufficientemente provata per Mario (non c’è un sufficiente riscontro oggettivo per accusare una persona di reato penale). 

In realtà, se fossero stati tre distinti processi, il Giudice avrebbe dovuto assolvere Demetrio e Mario con formule diverse ma, poiché il verdetto è unico, la legge impone che venga utilizzata la formula più favorevole agli imputati. Quindi, poiché il fatto descritto dall’accusa per Ubaldo non è vero, il Giudice emette sentenza “perché il fatto non sussiste” per tutti. 

A questo punto il datore di lavoro convoca i tre malcapitati accusandoli di illecito disciplinare, facendo riferimento alle argomentazioni che il Magistrato inquirente ha sostenuto in Tribunale. 

Tale iniziativa, in questo caso, è illegittima e probabilmente pretestuosa. Infatti, poiché la formula assolutoria è uguale per tutti e nega la tesi dell’accusa, anche Mario non può essere sanzionato disciplinarmente perché, qualunque cosa abbia fatto il 10.06.2015, non può essere provata estraendo gli elementi utilizzati nel processo, in base alla circostanza determinante che, il Giudice, ha negato la ricostruzione del fatto. 

Diversamente sarebbe stato se il Giudice avesse assolto Mario “perché il fatto non costituisce reato”. Non costituisce reato, ma il fatto a lui attribuito è stato giudicato vero. Quindi potrebbe comunque essere sanzionato disciplinarmente. 

Il comportamento di Ubaldo lo salva.




mercoledì 14 agosto 2019

Si può arrivare ad amare realmente uno Psicopatico?




Dopo anni che scrivo, parlando male degli Psicopatici, questo post potrebbe sembrare la classica dimostrazione della Sindrome di Stoccolma. 

Nella seconda metà dell’Agosto 1973, a Stoccolma, durante un tentativo di rapina ad una Banca, due malviventi tennero in ostaggio quattro persone che, inaspettatamente, svilupparono un forte attaccamento emotivo nei confronti di coloro che, di fatto, avrebbero potuto ucciderli. La vicenda si chiuse in un modo non cruento e, le vittime, durante il processo arrivarono anche a chiedere clemenza per i sequestratori. 

Venne così chiamata Sindrome di Stoccolma quella condizione in cui, la vittima di violenza, crea un forte legame, simpatizza per il suo aggressore. 

Ma, tolta questa ipotesi, io sostengo che si può arrivare ad amare una personalità psicopatica. Si può amare di un amore autentico. 

Molti di noi hanno una vita che potremmo definire sostanzialmente stabile. Parlare di monotonia è sbagliato, perché siamo tutti immersi in una crescente complessità, sconosciuta anche solo un secolo fa. In questa esistenza stabile si inserisce lo Psicopatico, e la sconvolge completamente in un modo che da euforia. Percepiamo di poter fare cose che non avremmo mai immaginato alla nostra portata. Ed erano lì, avanti a noi, bastava solo un po’ di coraggio. Ci sentiamo finalmente vivi. 

Queste persone hanno un fascino superficiale che le rende effettivamente irresistibili, ma è solo fascino superficiale. Sanno come farsi apprezzare e fingono. Sono consapevoli del loro potere seduttivo, e lo usano. 

Ingenui noi? Forse c’è una componente di ingenuità, non lo nego, ma ammetto che si può arrivare ad amare realmente uno Psicopatico o una Psicopatica. 

Basta saper interrompere la relazione prima che degeneri. Senza sperare che ritorni tutto come prima.


domenica 4 agosto 2019

Lo Psicopatico ha necessità di una struttura già organizzata




E' vero che lo Psicopatico ha necessità di una struttura già organizzata. 

Non sono in grado di creare dal nulla. Non hanno la capacità di vedere oltre la punta del loro naso. Non sanno mettere insieme le persone e le competenze necessarie. Non sono in grado di far sopravvivere piccole organizzazioni, perché questo richiede grandi capacità e non li appagherebbe nemmeno. 

Gli Psicopatici puntano ad inserirsi nelle strutture lavorative medio-grandi, perché così possono meglio nascondere la loro incompetenza sostanziale e la bramosia di potere. E’ così che, la pubblica amministrazione è, generalmente, il loro obiettivo preferito, ove la meritocrazia semplicemente non esiste

Una volta raggiunta una posizione dominante, operano per liberarsi di coloro che non hanno gradito la loro scalata, che non si sono piegati alla deriva, che erano già presenti nell’organizzazione prima del loro arrivo. E favoriscono l’introduzione di nuovi elementi della loro cerchia familiare, della loro area politica, della loro area geografica o culturale. Sistemano gli amici in posti chiave. Tramano. Ricattano. Devastano fingendo di migliorare.

Creano un regno. Il loro regno. 

Questi soggetti sono pericolosissimi. E, se arrivano a governare un Paese, la loro lealtà non è garantita, perché sono sempre disponibili al miglior offerente. Senza scrupoli.


domenica 14 aprile 2019

Enrico



Enrico appassionato di Astronomia. Passa molto tempo a leggere le riviste che trattano i temi delle nuove scoperte scientifiche, delle difficoltà che si potrebbero incontrare nel cercare di portare l’uomo ad esplorare i pianeti del nostro Sistema Solare. 

Enrico appassionato di Astronomia. Utilizza il suo computer per visualizzare i documentari che acquista, con le animazioni degli astri, le ricostruzioni dei paesaggi marziani, l’atmosfera di Idrogeno ed Elio di Urano, l’orbita eccentrica ed i ghiacci di Plutone.

Enrico che utilizza il suo Telescopio riflettore newtoniano per guardare i crateri della Luna. Quando il cielo è terso. Quando non fa né troppo freddo, né troppo caldo. Quando non c’è vento. Quando la Luna è al primo quarto e le ombre sono lunghe. 

Enrico che è possibilista sulla vita nell’Universo. Perché, da qualche parte nel Cosmo, non dovrebbero esistere altri esseri viventi? 

Enrico che non si perde un film di Fantascienza. Enrico che è affascinato dalle antiche Civiltà. Le Piramidi, le tavolette sumere ed il decimo Pianeta. Enrico che sogna un diverso mondo possibile. 

Enrico bravo a fare i conti a mente. Enrico che si ricorda il miglior tempo sul giro dello scorso gran premio, mentre spera di vedere un bolide rosso in prima fila. Enrico che non perde una gara di motociclismo. Che scrive ai Giornalisti sportivi per dire che, secondo lui, quest’anno la macchina è più snella e filante. 

Enrico che ha fatto il mio stesso percorso di studi, e si è diplomato con voti più alti dei miei. 

Enrico che sa come trattare gli animali. Che riesce a rendere docili i cani più aggressivi. 

Enrico che porta a casa una femmina di Spinone italiano, maltrattata per anni ed abbandonata. Per donargli quall’amore che non ha mai avuto. Enrico che riesce a prendere in braccio i gatti che arrivano a casa per qualcosa da mangiare. 

Enrico che ha i miei stessi valori. Il lavoro non è solo un mezzo per guadagnarsi da vivere, ma anche un bene che permette di realizzarsi, di esprimere la propria personalità. Enrico che soffre nel vedere le ingiustizie. 

Enrico che non vuole vivere di sussidi. Enrico che chiede solo una mansione sostenibile, un impiego che gli permetta di esprimere le sue qualità, la sua passione per gli animali, ed una retribuzione dignitosa. 

Enrico che vive in una Regione meravigliosa, l’Umbria. Aria buona, cibo sano, magnifico contatto con la natura, con i boschi di Pino, con il silenzio, con l’odore della pioggia. 

Enrico che, un sabato, … decide di lasciarmi per sempre. 

Enrico era mio Fratello.






domenica 24 marzo 2019

Ci sono umani ...


"Ci sono esseri umani, che concentrano su sé stessi, tutto il male del mondo. E poi se ne vanno. Ma inducono chi li incrocia, a ragionamenti profondi".

(da Twitter) 

sabato 16 febbraio 2019

Alcune statistiche sulle Macchine presunte non conformi



Di seguito le slide riepilogative di alcune statistiche sulle Macchine segnalate al Ministero dello Sviluppo Economico in quanto presunte non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza per il libero commercio nel mercato dell'Unione Europea.

Per le forze politiche più attente alla comunità sociale, è evidente che si tratta di numeri particolarmente significativi.