In Guerra, perché il mobbing è una guerra, la guerra di chi ha potere contro chi ne ha meno, la miglior strategia di difesa è quella progettata sulle reali motivazioni che sono alla base delle iniziative dell’aggressore.
Più semplicemente significa che non esiste una strategia di difesa sempre valida ma, per forza di cose, è necessario prima esaminare i due schieramenti ed il campo di battaglia. Quindi, il primo passo, è sviluppare la capacità di analisi dei comportamenti umani e delle situazioni lavorative.
Nei comportamenti umani, che la vittima deve sottoporre ad esame particolare, c’è anche il proprio perché, conoscere se stessi, è uno dei passi fondamentali per comprendere i punti di forza ed i punti di debolezza.
Una volta chiare queste caratteristiche, ed una volta esaminato il campo di battaglia, la miglior difesa consiste nel combattere una guerra di guerriglia, mettendo in difficoltà i punti di forza dell’aggressore. La guerriglia è la strategia di chi combatte contro un nemico più forte. Non ci si deve esporre, ma sfruttare il fattore sorpresa per ottenere un obiettivo limitato.
Il miglior stratega, è la vittima stessa.
Buon lavoro.