Ore 21:50 – In un luogo pubblico il cuore di un ragazzo smette di battere. Si ferma. Nessuno se ne accorge al momento. Per lui inizia un conto alla rovescia, ha solo 10 minuti per essere rianimato, altrimenti i danni celebrali saranno gravissimi.
Ore 21:51 – Non succede niente.
Ore 21:52 – Non succede niente.
Ore 21:53 – Qualcuno si accorge che perde bava dalla bocca e non è cosciente. Non respira.
Ore 21:54 – Il ragazzo viene disteso a terra. Si cerca un medico se presente.
Perché un medico?
Chi vuoi chiamare?
Ma come, è molto più facile trovare chi è in grado di rianimarlo, anche se non è medico. Non c’è mica bisogno di avere una laurea in medicina?! Questa è un’emergenza.
Intanto viene allertato il centodiciotto. Mandano subito ambulanza e forze dell’ordine. Non riattaccare il telefono che c’è un secondo operatore che provvede a segnalare l’emergenza e far partire il personale, tu resta a parlare col centodiciotto che gli devi dire dove siamo. Ti sta domandando cosa vedi, devi rispondere come puoi, ma è importante perché preparano le attrezzature mentre corrono.
Ore 21:55 - Non succede niente.
Ore 21: 56 – Ma l’abbiamo una cassetta di primo soccorso? Un paio di guanti in lattice?
Ore 21:57 - Non succede niente.
Ore 21: 58 – Levati che ci provo io a rianimarlo. Guarda nel mio zaino, ci sono i fazzoletti di carta, gli devi pulire la bocca. C’è anche la sciarpa, arrotola e mettigliela sotto il collo. Dai.
Non la trovo la sciarpa!
Prendi il maglione, va bene lo stesso.
Ora gli devi tirare la testa lentamente indietro. Dai che non ha traumi. Si, gli devi tirare appena la testa. Ha qualcosa in bocca?
No, non vedo niente.
Uno … due … tre … quattro … cinque … sei … sette … otto … nove … dieci … undici … dodici … tredici … quattordici … quindici … sedici … Gli devi tenere la testa ruotata leggermente all’indietro … venti … ventuno … ventidue … ventitré … ventiquattro … venticinque … ventisei … ventisette … ventotto … Tappagli il naso, col fazzoletto, stringi forte … pufff … pufff … uno … due … tre … quattro … cinque … sei … sette … otto … nove … dieci … undici … dodici … tredici … quattordici … quindici … sedici … diciassette ... diciotto ... diciannove ... venti … ventuno … ventidue … ventitré … ventiquattro … venticinque … ventisei … ventisette … ventotto … ventinove … Stringi forte … pufff … pufff … uno …
Ore 21:59 – Sono un medico, appena laureata, che state facendo?
Non respira, il cuore non batte, non si muove, non ha risposto quando lo abbiamo chiamato, non è cosciente ma non ha neanche ferite. Sei capace a fare la respirazione?
L’ho visto fare.
Vieni qui, metti le mani così e tieni le braccia tese. Tese! … Spingi forte per trenta volte, poi fermati. Quando non ce la fai più avvisa.
Ore 22:00 – Uno … due … tre … quattro … cinque … sei … sette … otto … nove … dieci … undici … dodici … tredici … quattordici … Tieni tese le braccia, altrimenti ti stanchi subito e non comprimi abbastanza … diciotto … diciannove … venti … ventuno … ventidue … ventitré … ventiquattro … venticinque … ventisei … ventisette … ventotto … ventinove … Aspetta … pufff … pufff … pufff … uno … due … tre … quattro … cinque … sei … sette … otto … Passami altri fazzoletti per favore …
Ore 22:01 - Uno … due … tre … quattro …
Il centodiciotto ha inviato un’automedica ed un’ambulanza per il trasporto.
Bene, fate spazio, allontanate i curiosi, non c’è niente da vedere. Bisogna trovare il modo di far aprire quel cancello, altrimenti qui non arriva.
Ore 22:02 - … ventisette … ventotto … ventinove … Aspetta … pufff … pufff … pufff … uno …
Ore 22:03 - Uno … due … Non si riprende! Non si riprende!
Dai che ora arrivano gli specialisti. Basta che il sangue circoli un po’ e l’ossigeno arriva lo stesso. Dobbiamo fare così finché non lo prendono loro. C’è qualcun altro che sa fare il massaggio cardiaco? Mettiti qui che tra poco ci aiuti.
Ore 22:04 - Uno … due … tre … quattro … cinque …
Ore 22:05 – Aspetta, lo faccio io. Guarda se ha le pupille dilatate. Uno … due … tre …
Ore 22:06 - … ventotto … ventinove … pufff … pufff … pufff … uno …
Ore 22:07 - Uno … due … tre … quattro … cinque … Arrivano! Si sentono le sirene!
Qualcuno dovrebbe andare ad indirizzarli qui, così fanno prima.
Ore 22:08 - … ventinove … pufff … pufff … pufff … uno … due … tre … quattro …
Ore 22:09 – Il personale medico e sanitario intervenuto riesce a ripristinare le naturali funzioni vitali del ragazzo, che si salva perché qualcuno ha mantenuto un minimo di circolazione sanguinea quando il suo cuore si è fermato.
Ogni cittadino dovrebbe apprendere la tecnica di rianimazione di primo soccorso, anche nota come BLS - Basic Life Support.