Il Blog è in lingua italiana. Non solo perché è l’unica lingua che conosco sufficientemente bene, ma anche perché la lingua italiana è una lingua di cultura. Nonostante ciò, per gli argomenti che propongo, è bene fare riferimento anche a documentazione proveniente da altri paesi, più evoluti in tema di riconoscimento e contrasto della violenza perpetrata con la strategia delle sistematiche vessazioni, psichiche e morali, attuata per motivi di lavoro.
Nei vari post che ho presentato ho utilizzato una comunicazione intuitiva, ma anche semplice, immediata, quasi sempre priva di riferimenti a lavori scientifici o pubblicazioni universitarie. E’ stata una precisa scelta. Serve a dare un messaggio minuzioso ma volutamente incompleto, questo per incoraggiare il lettore ad approfondire di sua iniziativa.
Vi è una motivazione profonda per questa scelta, perché la violenza psicologica è in continua evoluzione e, quello che vale per una persona, potrebbe non essere completamente applicabile ad altri; inoltre la vittima viene spinta a divenire soggetto attivo, a rimboccarsi le maniche ed agire, ad approfondire l’analisi di sua iniziativa, a documentarsi ed indagare, a difendere la sua dignità dopo aver avuto la prima indicazione della strada da seguire. In una parola, a combattere.
Il documento che propongo oggi è liberamente visibile in internet (almeno, a me si apre in automatico dopo averlo selezionato dal motore di ricerca). Appartiene all’insieme di pubblicazioni che sono state divulgate per descrivere un fenomeno noto come “Corporate Psychopaths Theory”.
Come tutti sanno, nel 2008, è emersa una drammatica situazione del mondo del lavoro che identifichiamo con il termine di Crisi Finanziaria Globale. Per anni alcuni soggetti ai vertici di banche ed assicurazioni hanno organizzato una strategia che ha spostato enormi capitali a beneficio di un numero ristretto di dirigenti finanziari senza scrupoli.
Il lavoro presenta una teoria della Crisi Finanziaria Globale. Sostiene che personalità psicopatiche che lavorano in particolare in aziende e in società finanziarie, hanno avuto una parte importante nel causare la crisi. In altri scritti è possibile trovare i termini “Executive Psychopaths”, “Organisational Psychopaths”, “Industrial Psychopaths”, “Organisational Sociopaths”, nomi che descrivono, sostanzialmente, una personalità aggressiva ed incurante delle conseguenze del suo agire.
Per chi, quindi, vuole approfondire l’argomento, suggerisco di fare una semplice ricerca nel Web indicando il riferimento allo scritto “The Corporate Psychopaths Theory of the Global Financial Crisis” del Dr. Clive R. Boddy.
Dell’argomento Corporate Psychopaths se ne è occupato anche il Federal Bureau Investigation – FBI e, nel sito web di tale istituto, è possibile rintracciare il testo “The Corporate Psychopath” del Dr. Paul Babiak, e della Dr. Mary Ellen O’Toole, testo reperibile al seguente indirizzo: http://leb.fbi.gov/2012/november/the-corporate-psychopath
Buon lavoro.