Le notizie che sono giunte sino a noi indicano Ivan il Terribile
come persona che utilizzava false informazioni per accusare subdolamente i suoi
nemici.
Vissuto nel 1500 Ivan IV di Russia, per controllare al
meglio il potere che aveva conquistato, si circondò di una schiera di persone
fidate per far pervenire all’esterno della sua corte le informazioni a lui più
favorevoli. Con questa tecnica, che noi oggi comunemente chiamiamo passaparola,
controllava di fatto l’informazione ed accusava i suoi nemici delle peggiori atrocità
ed infamie.
Questo comportamento è abbastanza comune in certi moderni manager.
Costoro si circondano di persone ambiziose, che non avrebbero opportunità di
scalare la gerarchia aziendale in una organizzazione meritocratica ma che,
proprio per questo, agiscono pronti a cogliere anche la minima opportunità adattando
il proprio comportamento all’occorrenza. Valorizzando persone in grado di
sostenerli, questi moderni manager in realtà non fanno gli interessi dell’organizzazione
che li paga, ma agiscono per loro stessi, per conquistare e stabilizzare un
incarico prestigioso, un ruolo di potere. Le persone ambiziose compiacenti, a
loro volta, hanno tutto da guadagnare dalla presenza di manager di questo tipo,
perché sono la loro fortuna.
In un simile contesto le persone più capaci, gli idealisti,
chi realmente lavora per il bene dell’organizzazione, dell’unità produttiva,
finisce per divenire un ostacolo, un intralcio alle ambizioni dei più
spregiudicati. Se oggi buona parte delle economie occidentali sono in forte
difficoltà, ciò è dovuto a manager avidi di denaro che hanno potuto operare
indisturbati, ma alla comunità sociale queste informazioni non arrivano.