Stiamo vivendo un periodo storico estremamente difficile. La crisi finanziaria globale che si è manifestata drammaticamente nel 2008 ha, in realtà, avuto una serie di cause germinate negli anni 1980 ÷ 1990. Si tratta di modifiche di leggi che regolamentavano in modo preciso l’attività delle banche di investimento americane. Il teatro delle operazioni di banche ed assicurazioni è rapidamente mutato di conseguenza e, con un complesso di iniziative particolarmente difficile da descrivere, una grande quantità di denaro è finita nei conti di relativamente poche persone.
Un metodo per descrivere questo sconvolgimento sociale in modo unitario viene indicato nella Teoria degli Psicopatici Aziendali (Corporate Psychopaths Theory). L’elemento significativo di questa teoria indica la progressiva ascesa, nei ruoli chiave di grandi organizzazioni, di manager narcisisti estremi (psicopatici) che hanno caratteristiche comuni ed indipendenti dalla cultura o dalla nazione di appartenenza. Figure che, per la biochimica e le connessioni della loro massa celebrale, sono spinti solo dal desiderio di potere, di denaro, di successo e riconoscimento sociale, senza avere la minima preoccupazione delle conseguenze del loro agire. Dei veri predatori, abili a nascondere il loro vero obiettivo ed a mantenersi in una condizione di impunibilità.
Coloro che, in questi anni, sono stati costretti a lasciare il loro ruolo professionale perché scomodi, coloro che hanno avuto un demansionamento o sono stati licenziati perché non hanno piegato la schiena, coloro che hanno combattuto chi voleva imporre la legge del più forte anche nei luoghi di lavoro, sono persone che meritano un plauso. Sono coloro che hanno cercato di contrastare la generale degenerazione, che hanno cercato di creare ricchezza per la propria organizzazione, per il proprio Paese, per la propria comunità sociale. Che hanno cercato di organizzare un futuro migliore per le nuove generazioni.
Di queste persone non leggerete nulla sui media, non esistono per coloro che dovrebbero fare informazione. Ma sono le persone migliori. Sono le persone che, contro tutto e contro tutti, in questi anni si sono dedicate a contrastare la degradazione sociale, combattendo una vera guerra nascosta.