sabato 21 settembre 2013

Nati sumus ad congregationem hominus et ad societatem comunitatem que generis humani



Noi, uomini e donne, siamo nati con l’istinto dell’unione, dell’associazione e delle comunanza propri del genere umano

Il dirigere, il realizzare la propria visione organizzativa, il creare dei sistemi e condurre dei collaboratori alla concretizzazione di un ideale, tutte queste attività necessariamente richiedono che un leader possieda un certo livello di coscienza del potere che gli è necessario e di come è possibile farne buon uso. 

Chi è alla ricerca esclusiva del potere da inizio ad un processo perverso. Il narcisista estremo in realtà, attraverso un processo tipicamente seduttivo, riesce a circondarsi di persone deboli, compiacenti, assoggettate. Se queste personalità accondiscendenti si sottomettono perché non hanno una motivazione forte per agire diversamente, è anche vero che altri approfittano della situazione per trarre vantaggi personali. Per contro, chi rifiuta l’assoggettamento indebito viene bollato in negativo come persona priva di adeguate capacità intellettive, come figura rigida, problematica. 

Chi utilizza la strategia delle sistematiche vessazioni, psichiche e morali, è convinto che l’altro meriti le ostilità. La vittima diviene così il capro espiatorio, il soggetto a cui addossare tutte le colpe. 

Le relazioni individuali subiscono una doppia mutazione, alcune si rafforzano, altre si disgregano rapidamente, così l’ambiente si orienta alla paura, all’egoismo, alla conquista individuale, alla difesa del territorio e dei benefici acquisiti. Nei confronti del conflitto si tende a restarne fuori, ognuno pensa a se stesso. Tutti temono che essere solidali con chi subisce la violenza possa poi rivelarsi penalizzante, perché l’aggressore li vedrebbe come figure ostili, personaggi nemici, traditori identificati con gli stessi ideali della vittima. 

Il dirigente che opera tutto questo distrugge il morale dei propri collaboratori ma, spesso, questo suo modo di fare viene addirittura apprezzato

La comunanza propria del genere umano, il senso di appartenenza ad un gruppo solidale, ad una istituzione, vengono eliminate, come fossero un fattore negativo alla crescita della comunità sociale.