E adesso che farò, non so che dire
e ho freddo come quando stavo solo
Ho sempre scritto i versi con la penna
non ho ordini precisi di lavoro
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Ho speso quattro secoli di vita
ed ho fatto mille viaggi nei deserti
perché volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti
Adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
e magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro
Non so se sono stato mai Poeta
e non m’importa niente di saperlo
Riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
E le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
ed alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti
Pierangelo Bertoli, Fabrizio Urzino – CGD - 1980