venerdì 25 luglio 2014

La seconda congiura dei Pazzi



Base Aerea segreta in una località convenzionalmente denominata “SoCR 12 - Territori Antartici”. E’ un’isola in prossimità del grande continente australe. Non c’è praticamente nulla, solo una catena di montagne alte intorno i 1.200 metri e rocce coperte di neve e ghiaccio. La costa è naturalmente frastagliata e ricca di piccole insenature.

Nella zona nord dell’isola è stato creato un insediamento militare, tenuto ultrasegreto, composto da ventinove baracche verniciate di bianco, un hangar, tre locali tecnici ed una cupola da 62,5 metri di diametro contenente: l’edificio principale, i laboratori, i magazzini, i dormitori, gli spazi comuni, la cucina, le attrezzature radar e satellitari. Nello spazio adiacente, viene mantenuta sgombra una pista per l’atterraggio di aeromobili.

La caratteristica di questo luogo è l’isolamento.

Un comitato ristretto di funzionari dei servizi di sicurezza per la difesa nazionale ha organizzato un esperimento. Si tratta di osservare il comportamento di un nucleo di persone costrette a lavorare in questo contesto per un periodo di tempo di almeno un anno.

Per scegliere gli ignari protagonisti viene indetto un finto bando di ricerca, divulgato con i metodi tradizionalmente utilizzati soprattutto in ambito universitario. In poche settimane vengono effettuate le selezioni. Il gruppo è formato da quarantasei persone; esattamente metà sono maschi. L’età varia dai 29 anni ai 55 anni. All’interno dell’unità da trasferire ci sono Meteorologi, Tecnici informatici, Biologi, Sociologi, Astronomi, Medici, Psicologi, Tecnici per la manutenzione, un Ingegnere elettromeccanico abilitato a muovere gli enormi mezzi cingolati, Personale per la cucina e la logistica di base, Fisici specialisti in elettromagnetismo, Chimici organici. Ad ognuno viene assegnato un insieme di compiti per la civile convivenza; a molti anche una serie di esperimenti o ricerche da portare a termine nei 12 mesi di attività.

Tutti accettano volontariamente di trasferirsi su SoCR 12 - Territori Antartici dal mese di marzo al maggio dell’anno successivo.

Il 12 marzo il trasferimento dei ricercatori e della logistica viene completato. L’esperimento inizia. Di seguito gli eventi registrati.

2 giorni di permanenza – La piccola comunità socializza e prende progressivamente possesso degli ambienti. Si provvede alle piccole riparazioni ed agli adattamenti dei locali. Viene controllata la fornitura di farmaci e medicinali dell’Infermeria.

14 giorni di permanenza – Si sono formati due gruppi distinti. Il gruppo più numeroso, il gruppo “Alpha”, è composto da persone che hanno una visione particolarmente utilitarista dell’esistenza. Si sono organizzati intorno una figura carismatica, un Professore di Biologia, che sostiene di avere amicizie importanti in ruoli chiave della comunità sociale. Ha promesso un interessamento per coloro che ambiscono a divenire stabilmente ricercatori universitari.
Il gruppo “Beta” conta 13 persone, di cui 9 donne. Hanno preso seriamente l’impegno e stanno portando avanti le ricerche assegnate. I due gruppi mangiano in sala mensa in orari diversi.

26 giorni di permanenza – Nonostante le avverse condizioni metereologiche è stato necessario approntare un volo per recuperare un componente del gruppo Alpha. Il suo equilibrio non ha retto al nuovo ambiente e, per motivi religiosi, ha richiesto di poter tornare a pregare in chiesa regolarmente, ogni domenica. Ora su SoCR 12 - Territori Antartici ci sono 45 persone.

34 giorni di permanenza – Il gruppo Alpha ha strutturato una propria gerarchia piramidale. Uno dei membri viene allontanato, costringendolo a cambiare alloggio e laboratorio, perché sospettato di aver fatto sesso con una donna del gruppo Beta. Il leader ha deciso ed il resto dei componenti ha materialmente ratificato l’espulsione, isolando colui che non avrebbe rispettato le regole non scritte in vigore.
La notizia è trapelata all’interno del gruppo Beta che non ha dato importanza alla cosa. Alcuni sostengono che il fatto non è mai avvenuto e dissentono da coloro che reputano l’evento possibile. In ogni caso non è argomento che impegni i componenti.

40 giorni di permanenza – Dal gruppo Alpha viene decisa una strategia comportamentale ove, una finta goliardia, una simulata giocosità dei componenti, avrebbe comunque permesso di intralciare l’operato altrui senza per questo destare sospetti.

51 giorni di permanenza – All’interno del gruppo Beta due donne, specialiste in Chimica organica e Biologia, fanno una importante scoperta e la comunicano tramite web anche alla comunità scientifica internazionale. Poche ore dopo uno degli alloggi delle ricercatrici viene messo a soqquadro. Vengono danneggiati oggetti ed effetti personali dotati di valore affettivo. Prima di cena, in prossimità della sala cinema, i due gruppi si incrociano casualmente e si fronteggiano con fare minaccioso. Il gruppo Alpha oramai dedica ai compiti assegnati meno di 2 ore ogni 24. Il gruppo Beta mantiene una media di 10 ore di lavoro ogni 24.

54 giorni di permanenza – Una delle imbarcazioni in legno in dotazione che viene utilizzata per modeste escursioni in mare per prelievo di campioni di acqua dalle due ricercatrici, viene trovata danneggiata in modo irreparabile.

58 giorni di permanenza – Un componente del gruppo Alpha chiede che vengano distribuite razioni alimentari più sostanziose. Praticamente tutti i partecipanti hanno mutato il ritmo sonno-veglia e la loro giornata tipo è composta da 26 ore. Alcuni lavorano mentre altri dormono.

61 giorni di permanenza – Un componente del gruppo Alpha chiede nuovamente che vengano distribuite razioni alimentari più sostanziose ed aggredisce fisicamente il Cuoco. Vengono separati a fatica ma senza conseguenze.

96 giorni di permanenza – Il gruppo Alpha oramai trama segretamente per condizionare l’operato del gruppo Beta. Vengono organizzati dei veri ruoli di “disturbatori” con il compito di raccogliere informazioni ed aggredire emotivamente le persone più intraprendenti. All’interno del gruppo Alpha sono emerse personalità con caratteristiche comuni, quali:
  1. non intraprendono iniziative a beneficio della piccola comunità isolata ma, al contrario, sfruttano l’iniziativa altrui;
  2. ostentano spregiudicatezza in un contesto ove sarebbe importante la piena collaborazione ed empatia per possibili emergenze improvvise;
  3. puntano alla creazione di complesse realtà artificiose, dannose in quanto superflue, finalizzate a creare consenso intorno a loro stessi, ma che inevitabilmente impediscono lo sviluppo del lavoro ed abbassano le componenti di iniziativa, di benessere individuale, di fiducia, oltre a generare eccessivi consumi improduttivi e logoramento delle risorse umane.
110 giorni di permanenza – Si guasta uno dei gruppi elettrogeni. Le due comunità si fronteggiano perché Beta accusa Alpha di sottrarre energia preziosa per i laboratori e di impiegarla per esigenze marginali. Il guasto viene riparato.

125 giorni di permanenza – Quattro componenti del gruppo Alpha cercano di indurre alcuni ricercatori del gruppo Beta ad abbandonare le iniziative e trasmigrare nell’altro gruppo. Sette ricercatori si lasciano convincere. I quattro del gruppo Alpha hanno raccontato loro di come gli altri componenti sparlino alle loro spalle. La Biologa sfrutta tutto il suo ascendente per creare un confronto diretto e sostenere che la verità è un’altra e non c’è stata nessuna denigrazione. Nonostante il confronto, le falsità dei componenti del gruppo Alpha risultano più credibili delle verità dei componenti del gruppo Beta.

126 giorni di permanenza – Il gruppo Beta si compone di sole 6 persone.

158 giorni di permanenza – L’attività di ricerca del gruppo Beta si riduce a 4 ore lavorative ogni 24. L’attività del gruppo Alpha non è più riconducibile ad iniziative di ricerca, piuttosto si tratta di consolidare una rete di relazioni in modo da coordinare una finta attività di facciata.

174 giorni di permanenza – Vengono per la prima volta distribuiti farmaci per alleviare situazioni di profondo disagio personale e stress.

189 giorni di permanenza – Il gruppo Beta smette di utilizzare i laboratori. L’attività di ricerca su SoCR 12 - Territori Antartici è, di fatto, sospesa.

206 giorni di permanenza – Il gruppo Alpha vieta ai componenti del gruppo Beta di accedere a determinate aree dell’insediamento e l’uso dei laboratori. Inoltre viene approntata una sorta di vigilanza per impedire trasgressioni. Le chiavi della biblioteca vengono sottratte e nascoste.

212 giorni di permanenza – Il gruppo Alpha organizza un finto incidente per accusare l’altro gruppo di sabotaggio e poter giustificare in questo modo la mancanza dei risultati attesi. Sei baracche e l’apparato per la limitazione delle sovratensioni elettriche a protezione dei computer, vengono distrutti da un incendio doloso. Il centro di calcolo smette di funzionare senza che si riesca a trovare l’elemento deteriorato.

257 giorni di permanenza – Se in un primo momento gli specialisti in Sociologia e Psicologia avevano mantenuto sostanzialmente un comportamento distaccato, pur appartenendo al gruppo Alpha, ora partecipano attivamente alle iniziative moleste e vessatorie.

283 giorni di permanenza – Un componente del gruppo Alpha viene ritrovato all’esterno della cupola, disteso, vestito ma semi assiderato, esposto per oltre un’ora ad una temperatura di -39 °C. Viene immediatamente organizzata una spedizione punitiva nei confronti degli altri, accusati di aver tentato un omicidio. La cosa si risolve senza feriti ma con arredi interni danneggiati e stanze saccheggiate.

331 giorni di permanenza – Nel timore di non riuscire a superare il periodo di ricerca su SoCR 12 - Territori Antartici, la specialista in Chimica organica scrive una lunga lettera ai famigliari. E’ letteralmente terrorizzata. Da mesi, ogni qual volta incontra nei corridoi qualcuno del gruppo Alpha, il soggetto immancabilmente gli tira leggermente uno degli indumenti che indossa.
Non è un’aggressione fisica. Non c’è violenza nel gesto che, al contrario, sembra amichevole, ma la vittima è stata portata all’ossessione. Sensibilizzata da questo continuo stimolo, ogni volta teme che la cosa possa degenerare senza che lei sia in condizioni di reagire. Vive quindi una realtà drammatica che è stata indotta in un modo subdolo.

332 giorni di permanenza – Viene decisa la fine anticipata dell’esperimento ed organizzati i voli per il rientro.



(Questo racconto è totalmente inventato, ma è basato su dinamiche di potere reali)




sabato 12 luglio 2014

Il pensiero lungimirante degli innovatori



Ci sono persone che, a guardarle, sembrano non vivere in una comunità sociale. Quantomeno non vivere rispettando le regole non scritte che la comunità impone.

Sono vestite in un modo strano, non abbinano i colori, non curano il loro aspetto, si vestono per difendersi dal freddo, nulla di più. Ma la prima impressione che hai guardandole negli occhi non è negativa. Sotto i capelli spettinati, sotto la barba incolta, sotto vestiti logori c’è altro: solitudine, intelligenza, forza di volontà, umiltà e capacità di vedere oltre gli schemi.

Sono sempre stato affascinato da costoro, lo ammetto.

Buona parte di coloro che hanno portato innovazione nel mondo della Fisica, dell’Arte, della Matematica, della Tecnologia, sono individui che hanno vissuto lunghi periodi in solitudine, che sono usciti dalla banale quotidianità ed hanno sperimentato, hanno ideato, hanno promosso con vigore qualcosa che sentivano realizzabile. Spesso hanno avuto difficoltà a comunicare la profondità del loro stesso pensiero, perché le immagini mentali delle loro idee non potevano essere trasferite direttamente in una pagina, utilizzando un idioma, scrivendo. Alcune delle menti che hanno trasformato la società hanno sofferto della solitudine in cui si erano rifugiati, altri sono stati costretti all’isolamento, a subire invidie, ingiustizie, calunnie, discredito, ma hanno lottato e non si sono mai arresi.

Abbiamo necessità di rivalutare queste persone. Abbiamo necessità di rendere più permeabile la nostra società alle ragazze ed ai ragazzi che hanno queste capacità e non riescono ad esprimerle, perché loro sono gli innovatori.

Non sono diversi da noi. Spesso sono persone che hanno competenze estremamente specifiche, che sono bravissime in un ambito ristretto, che hanno talento solo per certe attività. Ma hanno i nostri stessi sogni, le nostre stesse speranze, le nostre stesse paure.

Scrivo queste righe per dare coraggio. Chi sa di avere la stoffa e di poter realizzare qualcosa di importante deve insistere nella sua iniziativa. Lo deve fare per se stesso, ma anche per il bene dell’intera comunità sociale.

Quando parlo di innovatori non mi riferisco solo a Johann Carl Friedrich Gauss, Grigorij Jakovlevič Perel'man, genio della matematica che ha rifiutato un premio da un milione di dollari e vive pressoché in povertà, Steve Jobs, Karl Ernst Ludwig Marx Planck, ma anche alla moltitudine di imprenditori, di organizzatori, di ricercatori, di lavoratori e lavoratrici che hanno, nel loro piccolo, la possibilità di migliorare, perfezionare, far crescere il proprio prodotto, l’ambiente, la catena commerciale, con un’idea geniale a cui nessuno aveva pensato prima. E non mi riferisco solo al mondo del lavoro, ma anche a nuove didattiche per l’insegnamento, a nuovi modi per poter scegliere un bene da acquistare, ad una gestione della cosa pubblica che sia realmente rispettosa dei diritti fondamentali dell’uomo.

E se c’è un Paese al mondo ove queste cose sono accadute in un recente passato, questo è proprio il nostro.

mercoledì 9 luglio 2014

Terzo Post EU-OSHA – Ambienti di lavoro sani e sicuri



L'obiettivo dell'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) è di contribuire a rendere l'Europa un luogo più sicuro, salubre e produttivo in cui lavorare.
L'EU-OSHA promuove una cultura della prevenzione del rischio volta a migliorare le condizioni di lavoro.

L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro svolge attività di sensibilizzazione e di informazione sull'importanza della salute e della sicurezza dei lavoratori per la stabilità e la crescita in Europa, da un punto di vista sia sociale sia economico.

Quest’anno l’EU-OSHA ha indetto la Campagna "Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato" ed ho deciso di parteciparvi divulgando alcuni post.

Ecco il terzo



Secondo Post EU-OSHA – Ambienti di lavoro sani e sicuri




L'obiettivo dell'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) è di contribuire a rendere l'Europa un luogo più sicuro, salubre e produttivo in cui lavorare.
L'EU-OSHA promuove una cultura della prevenzione del rischio volta a migliorare le condizioni di lavoro.

L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro svolge attività di sensibilizzazione e di informazione sull'importanza della salute e della sicurezza dei lavoratori per la stabilità e la crescita in Europa, da un punto di vista sia sociale sia economico.

Quest’anno l’EU-OSHA ha indetto la Campagna "Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato" ed ho deciso di parteciparvi divulgando alcuni post.

Ecco il secondo




Primo Post EU-OSHA – Ambienti di lavoro sani e sicuri



L'obiettivo dell'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) è di contribuire a rendere l'Europa un luogo più sicuro, salubre e produttivo in cui lavorare. 
L'EU-OSHA promuove una cultura della prevenzione del rischio volta a migliorare le condizioni di lavoro.


L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro svolge attività di sensibilizzazione e di informazione sull'importanza della salute e della sicurezza dei lavoratori per la stabilità e la crescita in Europa, da un punto di vista sia sociale sia economico.

Quest’anno l’EU-OSHA ha indetto la Campagna "Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato" ed ho deciso di parteciparvi divulgando alcuni post.

Ecco il primo