lunedì 1 giugno 2015

Al ragnetto che si nasconde nel mio garage



Caro ragnetto che ti nascondi nel mio garage, ti prego di andare via.
Lo dico per il tuo bene. Ti prego di credermi. Non è il posto adatto a te.

In primo luogo, per la maggior parte dei mesi dell’anno, è un ambiente freddo ed umido. Quindi con un microclima pessimo. Poi è anche molto rumoroso, non solo perché talvolta potrai sentire il rombo cupo del mio bolide rosso, ma anche per l’attività delle ragazze che abitano al primo piano, impegnate a tutte le ore del giorno e della notte.

Non ti nascondo anche che, per forza di cose, sono costretto a conservaci sostanze chimiche nocive come l’acido solforico per il rabbocco delle batterie. Ed anche i gas che fuoriescono dal tubo di scappamento della fuoriserie, oltre ad essere tossici, sono sospetti cancerogeni. 

Ti posso anche assicurare che, in oltre venti anni, non ci ho mai visto volare una mosca, moriresti di fame.

Cerco di dirti queste cose per il tuo bene. Perché sono tuo amico. Perché non c’è motivo di farti la guerra. Diversamente vorrei farti notare la mia superiore potenza di fuoco. Oltre ad una sciabola ed ad alcuni coltelli da cucina che potrebbero rivelarsi comunque utili, posseggo un Arco composito da 45 libbre completo di frecce in alluminio e carbonio, nonché una Pistola semiautomatica Beretta calibro 9x21mm con puntatore laser e due caricatori bifilari con cartucce a proiettile blindato. Nella malaugurata ipotesi che tu dovessi resistere ad uno scontro a fuoco ti avverto, tramite il web, mi posso sempre procurare un Fucile automatico da assalto M16A1.

E, se tutto questo non dovesse bastare, ti prego di credermi, posseggo l’arma finale che nemmeno gli armamenti fotonici della serie fantascientifica Star Trek potrebbero fermare: … l’aspirapolvere!