Tra gli
addetti ai lavori circola la storia di Árbjörn, un po’ mito, un po’ vera.
Árbjörn è un
uomo di circa 55 anni. Non ha famiglia. Ha dedicato molto del suo tempo al suo
lavoro che lo appassiona. Come buona parte degli abitanti del Nord Europa, è
alto e biondo, un fisico da boscaiolo, ed è uno che parla poco.
Un giorno Árbjörn
decide di acquistare una seconda autovettura. Possiede già un’auto sportiva che
utilizza nel tempo libero, ma ha oltre 25 anni e 350.000 km di percorrenza.
Potrebbe rompersi da un momento all’altro, oppure diventare non più affidabile,
e non sarebbe conveniente ripararla anche ammesso di trovare i pezzi di
ricambio almeno compatibili. Le case automobilistiche garantiscono pezzi di
ricambio per dieci anni, il pericolo di non trovare nulla da adattare è reale.
Così,
cercando in Internet, scopre una Autovettura usata in vendita in un Concessionario
dall’altra parte della città.
È esattamente
quello che serve a lui: Autovettura modello pick-up della massa di 4,2
tonnellate, prodotto negli USA ed importato due anni prima nuovo. Colore rosso
amaranto con scocca ed elementi inferiori di colore nero. Risulta equipaggiato
da un motore endotermico a benzina da 5,0 litri, con 8 cilindri a V e 400 CV di
potenza, cambio a 10 marce ed una velocità massima di 230 km/h su strada
asfaltata. Nella vecchia Europa non viene commercializzato perché ha consumi
elevatissimi, quindi è adatto al mercato americano ove il carburante ha prezzi
molto più bassi, oppure quando si vive in zone sostanzialmente desolate e serve
movimentare materiali di vario genere.
Il pick-up è
tenuto molto bene, ha percorso circa 80.000 km e sembra funzionare alla
perfezione.
Árbjörn, dopo
aver concordato con la Banca un finanziamento di 20.000 €, firma il contratto
di acquisto.
L’autovettura
sarà pronta la settimana successiva perché il Concessionario intende far
sostituire la distribuzione e la pompa principale dell’acqua. Vuole essere
sicuro di accontentare il suo cliente. Prezzo finale concordato di 74.000 €.
Arriva il
giorno del ritiro. Árbjörn si fa accompagnare in taxi, riceve le ultime
istruzioni, sale in macchina, accende il quadro e parte. Il pick-up è letteralmente
una meraviglia della tecnologia.
All’interno
dell’abitacolo tutti gli elementi non hanno la minima traccia di usura. Nemmeno
un graffio. Sembra nuovo. Tutto perfettamente pulito. Si sente anche un
gradevole odore di materiali sottoposti a trattamento intenso di pulizia.
E così Árbjörn
inizia a girare i vari cantieri che segue sull’Isola con il suo nuovo
gioiellino, un po’ per il piacere di guidare ed impiegare una nuova tecnologia,
un po’ per saggiarne la reale affidabilità e le caratteristiche. Se deve
nascere un problema è meglio che avvenga subito, così può richiedere eventualmente
l’applicazione della garanzia concordata.
Ma, un tardo
pomeriggio di Gennaio, mentre rientra a casa dopo una normale giornata
lavorativa, nemmeno tanto impegnativa, Árbjörn si addormenta alla guida del
pick-up e finisce fuori strada. Si sveglia dopo l’urto contro un costone
roccioso che distrugge praticamente il fianco destro dell’autovettura. È
incolume, ma ha rischiato realmente di morire o di provocare un incidente frontale
con altre autovetture.
Eppure Árbjörn
non si capacita della cosa. Ha la patente da quando aveva vent’anni, è un
esperto in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro, non si sarebbe mai messo
alla guida in condizioni di stanchezza tali da mettere in pericolo la sua
esistenza.
Aveva sì già
notato che, talvolta, a finestrini chiusi, aveva avuto qualche accenno al sonno
mentre guidava un mostro ipertecnologico con un motore da 400 CV. E la cosa gli
era sembrata effettivamente molto strana senza però allarmarlo più di tanto.
Passano tre
anni. Un giorno Árbjörn acquista un prodotto su Internet per la pulizia degli
interni auto ed uno per il vano motore. Tranne qualche piccolo inconveniente al
circuito elettrico che controlla la chiusura centralizzata, il pick-up riparato
si è comportato molto bene, ma è arrivato il momento di pulirlo a fondo.
E così Árbjörn
scopre che sulle bombolette spray che gli arrivano è riportata la scritta “Puede
provocar somnolencia o vértigo”.