sabato 1 aprile 2017

E se avessimo ragione noi?




Ho deciso di scrivere questo post, anche se può creare fraintendimenti. Anzi, sono sicuro che li creerà, ma andava fatto.

Alla voce “Paranoia” corrisponde la seguente definizione: Psicosi caratterizzata dallo sviluppo di un delirio cronico, coerente, che evolve lentamente lasciando integre le restanti funzioni psichiche. Il Paranoico è il narcisista estremo per eccellenza. Il Paranoico è convinto che tutto debba naturalmente girare intorno a lui e che, gli altri, faranno di tutto per impedirlo, tramando alle sue spalle.

E’ facile confondere questo disturbo della personalità con qualcos’altro che si verifica agli individui più sensibili, ai generosi, alle persone intelligenti, capaci. 

Se certi comportamenti disinvolti sono condizione naturale per un gran numero di persone, avrete notato che, per alcuni, sono un modo di fare assolutamente evitato. Perché costoro non socializzano facilmente? Perché devono fare le cose “a modo loro”? Perché non si lasciano mai andare, anche quando potrebbero tranquillamente? Perché hanno uno stile di vita così controllato? 

Con un’analisi superficiale è difficile dare una risposta a queste domande. Normalmente queste persone, un po’ troppo riottose, litigiose, complicate, vengono giudicate mentalmente disturbate, paranoiche. In fondo sembra che si facciano problemi che, gli altri, non si fanno. Sembrano vivere in un mondo proprio.

Ma non è così.

Queste persone subiscono ostilità istintive nei normali rapporti interpersonali. Noi non ce ne accorgiamo, ma loro si. E’ la condizione della ragazza bellissima che subisce l’ostilità velata delle coetanee. Tu non te ne accorgi, ma lei si.

E’ la condizione della studentessa brillante, della musicista talentuosa che subisce l’inimicizia dei pari corso. I genitori non se ne accorgono, ma lei sta cambiando.

E’ la condizione della donna manager o della showgirl che deve sopportare continue insinuazioni per il ruolo che ha raggiunto. Suo marito non se ne accorge ma, a lei, hanno creato un ambiente avverso.

Ecco perché non si comportano come la maggioranza degli individui. Il trattamento che la comunità sociale gli riserva è diverso. E' realmente diverso. 
Se noi facciamo un errore possiamo rimediare; se lo fanno loro, anche una inezia viene amplificata al punto che sembra cadere il mondo. Noi possiamo raccontare tranquillamente dove andremo in vacanza in estate, loro no; se lo fanno rischiano di fornire informazioni che gli si ritorceranno contro.

Tutto questo, dall’esterno, non lo si percepisce. Ma non è paranoia, è la quotidianità di persone normalissime su cui, altri, scaricano le proprie frustrazioni, la propria invidia, le proprie gelosie.