sabato 1 aprile 2017

Le Ragazze dell’Est



Nei mattini pallidi ancora
imburrati di foschia
risatine come monete
soffiate nei caffè
facce ingenue appena truccate 
di tenera euforia
occhi chiari, laghi gemelli,
occhi dolci e amari.

Le ho viste ...
fra cemento e cupole d'oro
che il vento spazza via
sotto pensiline che aspettano
il Sole e il loro Tram
coprirsi bene il cuore in mezzo a sandali e vecchie
camicie fantasia
e a qualcuno solo e ubriaco
che vomita sul mondo.

Io le ho viste portare fiori
e poi fuggire via
e provare a dire qualcosa
in un italiano strano
io le ho viste coi capelli di sabbia
raccolti nei foulards
e un dolore nuovo e lontano
tenuto per la mano.

Io le ho viste che cantavano
nei giorni brevi di un'idea
e gomiti e amicizie intrecciati per una strada
io le ho viste
stringere le lacrime di una
primavera che non venne mai
volo di cicogne con ali di cera
ancora io le ho viste …

Far la fila con impazienza
davanti ai gelatai
quando il cielo stufo d'inverno
promette un po' di blu
piccole regine fra statue di eroi e di operai
lievi spine d'ansia nei petti
rotondi e bianchi.

Le ho viste eccitate e buffe
e sudate per la felicità
negli alberghi dove si balla
gridare l'allegria
e bere birra e chiudere di fuori
la solita neve e la realtà
e ballare alcune tra loro
e ballare e poi ballare.

Le ho viste …
nelle sere quando son chiuse
le fabbriche e le vie
sulle labbra vaghi sorrisi
di attesa e chissà che
scrivere sui vetri ghiacciati
le loro fantasie;
povere e belle donne
innamorate d'amore e della vita

Le ragazze dell'Est.



Claudio Baglioni – CBS
Dall’album Strada Facendo - 1981