domenica 22 dicembre 2013

La Dissonanza Cognitiva




E’ accaduto in tempi recenti e, probabilmente, accadrà di nuovo. Subito dopo un avvenimento che può essere classificato come “Maxi Emergenza” oppure come “Catastrofe” nella popolazione colpita si diffondono voci di ulteriori ed ancora più terribili eventi. 

Talvolta le autorità impegnate nell’emergenza si rivolgono ai media per tranquillizzare le comunità coinvolte; altre volte vengono diffusi comunicati minacciosi per reprimere iniziative dannose con il procurato allarme, il reato penale di chi diffonde false notizie allarmanti o diffonde riferimenti a pericoli inesistenti (articolo 658 Codice Penale). 

Ora sappiamo che, in concreto, si tratta di un fenomeno molto complesso ma quasi mai pianificato da menti perverse.

Il Dr. Leon Festinger, Psicologo statunitense, ha studiato il diffondersi di voci allarmistiche dopo una catastrofe naturale. Le sue ricerche hanno rivelato che le popolazioni coinvolte sviluppavano un pensiero orientato ad armonizzare eventi che avevano sconvolto le loro abitudini quotidiane e che avevano generato un forte smarrimento misto a terrore. 

Queste persone avevano trovato un modo per fronteggiare psicologicamente la situazione di grande contrasto. Avendo bisogno di mantenere ordine e significato nella vita ed avendo bisogno di pensare che si stavano comportando secondo le loro convinzioni ed i loro valori, non diffondevano voci in grado di diminuire la paura, ma preannunciavano, impressionate, ulteriori sconvolgimenti, e non per provocare nuovo terrore, ma per giustificare quello che già provavano. 

Il Dr. Leon Festinger ha descritto questa contraddizione con quella che è diventata famosa come “Teoria della Dissonanza Cognitiva”.

Chi interviene in emergenza, ovvero nelle prime ore dopo un disastro naturale, deve saper anche raccogliere informazioni tenendo conto che, le persone coinvolte, non sono in grado di rappresentare al meglio la realtà.