sabato 20 settembre 2014

Difficile non indovinare il motivo delle loro azioni




Una volta Friedrich Wilhelm Nietzsche disse: “Spesso, nei rapporti con gli uomini, è necessario fingere, benevolmente, di non indovinare i motivi delle loro azioni”.

Normalmente una personalità narcisistica tende a sopravvalutare se stessa e svalorizzare, denigrare gli altri. Di conseguenza procede con la convinzione di poter agire impunemente per il semplice fatto che il resto dell’umanità non è in grado di comprendere e, men che meno, prevedere le sue vere finalità. 

Ciò è palesemente falso.

I narcisisti perversi usano strategie che le persone equilibrate non utilizzerebbero mai; semmai è questa la reale differenza.

Immaginiamo un Paese emergente in Asia. L’economia cresce ogni anno ed il commercio con le nazioni più progredite è sempre più intenso. Il Ministro per i trasporti riceve un rapporto ove vengono evidenziate le necessità delle imprese. Serve una rete stradale adeguata a sostenere il commercio. Servono investimenti a medio-lungo termine. Così viene decisa l’esecuzione di una grande e moderna arteria autostradale che attraverserà foreste, pianure disabitate, lagune malsane e luoghi montagnosi pressoché desertici. Una grande arteria autostradale che comporterà la realizzazione di viadotti, gallerie, ponti, servizi per il territorio, un sistema di emergenze, l’impiego di generatori associati a fonti di energia rinnovabili, un complesso di punti di ristorazione, diverse interconnessioni con la rete ferroviaria che verrà ampliata e migliorata nella qualità.

Tanto denaro difficile da controllare.

E’ prevedibile che una qualche personalità senza scrupoli cercherà di approfittare della situazione per corrompere, per traviare, per arricchirsi economicamente ed accrescere il suo prestigio sociale e quello della sua area di appartenenza? Certo che è ampiamente prevedibile. La natura umana è indipendente dalle diverse culture. Ma il manifestarsi di questi fenomeni non sarà palese, sarà abilmente nascosto.

Per questi motivi il Ministro deve saper scegliere i migliori collaboratori possibili, e non i più opportunisti. Per questo serve una corretta informazione in modo che i cittadini possano sapere, valutare ed, all'occorrenza, intervenire.

Queste dinamiche di potere avvengono anche nei luoghi di lavoro della nostra civiltà occidentale. Ci sono coloro che lavorano per il bene comune, per assolvere al meglio il loro mandato istituzionale, e ci sono i furbetti o, meglio, quelli che si credono furbetti. Quelli che non si lasciano coinvolgere, che nelle riunioni non hanno mai un’opinione decisa, che non si esprimono, che non si schierano. Li riconosci perché sono sempre alla ricerca di un’opportunità di carriera, tendono a denigrare l’operato degli altri ma solo quando parlano con i vertici aziendali. Evitano costantemente responsabilità e si attribuiscono i meriti degli altri.

Costoro si illudono di poter agire senza dare nell’occhio. Dissimulano abilmente. Ma le personalità intuitive, chi ha sviluppato l’intelligenza emotiva, ed anche coloro che hanno sofferto nella propria esistenza, percepiscono tale atteggiamento senza difficoltà anche se poi, spesso, decidono di fingere benevolmente di non avvertire i motivi di queste azioni dannose.