mercoledì 17 dicembre 2014

Ti amo per la donna che sei




"Ti amo per la donna che sei"

A sentire queste parole, una donna sopra i trent’anni, in genere si mette sulla difensiva. Ed ha le sue buone ragioni.

Il manipolatore psicopatico, di solito, approccia la nuova preda subito dopo aver indossato una maschera adatta a colpire in profondità nel suo animo. Tipicamente si mostra un amico ideale, amante premuroso e partner attento. Riescono molto meglio degli altri uomini in questo perché eccellono nella valutazione, nel “dimensionamento” della loro preda. 

Questi abili trasformisti sembrano soddisfare i bisogni psicologici profondi delle loro vittime, anche se, talvolta, poiché sembra troppo bello per essere vero, la nuova preda non offre la giugulare e resta sulla difensiva. 

Tipicamente è veramente difficile resistere al potere di seduzione della comunicazione di questi personaggi. Infatti giocano col desiderio fondamentale degli individui di incontrare la persona giusta, qualcuno che li apprezzi per come realmente sono.

La vittima percepisce lo psicopatico come un dolce compagno che vuole avere un rapporto stretto con lei, ed è diverso dagli altri che, fino a quel momento, l’hanno delusa. 

Il credere nel realismo di questa personalità può portare l’individuo a formare un legame intenso con lo psicopatico, a divenirne rapidamente succube al livello intellettuale, emotivo e fisico.

Al più alto livello di manipolazione, l’obiettivo è stato raggiunto e la vittima è stata resa passiva e condizionata nelle sue scelte.

Ragazze attente.